giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale e Sereno 2010

A
*chi*
*ama
dormire *
* ma si sveglia
sempre di buon*
* umore, a chi saluta
ancora con un bacio, a *
*chi lavora molto e si diverte di
più, a chi va in fretta in auto ma*
*non suona ai semafori, a chi arriva in
ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la*
* televisione per fare due chiacchere, a chi è
felice il doppio quando fa a metà, a chi si alza *
* presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un
bambino e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio
A chi non aspetta Natale
per essere
Migliore

lunedì 30 novembre 2009

Il Metodo Gentile nell'Educazione del cane esiste davvero in Italia?


Ormai in Italia da diversi anni si utilizza finalmente il cosiddetto metodo gentile per educare i cani. Dico finalmente perché qua in Italia, dal punto di vista cinofilo, siamo veramente indietro di almeno 20 anni rispetto ad altri paesi esteri.

In cosa consiste questo metodo gentile: praticamente si danno indicazioni al cane per fargli eseguire un movimento o fargli fare qualcosa che gli chiediamo noi umani e se il cane esegue la richiesta correttamente viene premiato, altrimenti no. Come premi in genere si usano bocconcini di cibo appetitoso, carezze del proprietario e complimenti con la voce. Questo metodo risulta essere esattamente l'opposto dei metodi utilizzati in precedenza, i cosiddetti metodi punitivi o coercitivi, dove al cane veniva impartito un ordine e se non lo eseguiva correttamente veniva punito, fisicamente e verbalmente, se invece lo eseguiva correttamente non riceveva alcuna punizione. Immagina che differenza per il cane dal punto di vista psicologico ricevere ordini e, se sbaglia punizioni, rispetto a ricevere richieste e, il peggio che possa succedere è non ricevere alcun premio.

Ovviamente il metodo gentile permette di creare un bel rapporto di collaborazione con il proprietario, cosa impossibile coi metodi punitivi dove il proprietario o educatore si limitano a essere dei tiranni che comandano e puniscono!!

Questa è una tendenza molto positiva che ci sta portando a studiare e imparare a conoscere sempre meglio i cani, per poterci rapportare in modo sempre più stretto senza dover far uso della violenza. Grazie al metodo gentile infatti è possibile insegnare a fare tantissime cose a qualsiasi tipo di cane, anche razze o cani timidi, cosa ovviamente impossibile con i metodi punitivi, in quanto i cani se sono già timidi o paurosi tendono a chiudersi definitivamente!

Inoltre, con il metodo gentile è possibile educare i cani già da cuccioli, in quanto il cane avrà piacere a capire e imparare spronato dal suo proprietario e senza alcun timore di essere corretto in alcun modo! Da ciò puoi capire quanto sia bello il fatto che questi metodi finalmente vengano utilizzati più o meno dappertutto anche in Italia ormai.

Il problema però è che esistono tanti centri cinofili ed addestratori, che utilizzano ancora i metodi punitivi, cosa che nel 2009, in seguito a tutti gli studi fatti per conoscere i cani trovo una vera e propria barbaria e mi indigna il fatto che continuino a farlo indisturbati, anzi addirittura pagati dalla gente per fare del male ai cani e per rovinarli e basta, perché questo è l'unico risultato di metodi così restrittivi!!

Ultimamente negli Stati Uniti è venuto alla ribalta un addestratore che si definisce l'Uomo che sussurra ai cani. Bene, questo signore, se così possiamo chiamarlo, dichiara di poter risolvere qualsiasi problema comportamentale dei cani in una sola seduta!! Incredibile!! Un vero mago direbbe chiunque sappia qualcosa di cani! Come funzionano le sue sedute però: un video che ho visto personalmente presentava un cane che dimostrava aggressività nei confronti di altri cani. Per "risolvere" questo problema il signore in questione ha messo il cane tenuto al guinzaglio con un collare a strangolo e ha fatto avvicinare pian piano un altro cane. Se il cane mostrava qualsiasi segno di aggressività nei confronti dell'altro cane riceveva degli strattoni al collare (che sono molto dolorosi!!) e se esagerava veniva addirittura appeso per il collare, a rischio di strangolarlo. Bene puoi immaginare anche tu che il cane abbia smesso velocemente di fare qualsiasi cosa, ma semplicemente perché si è a dir poco terrorizzato, e una volta che gli è stato presentato un secondo cane, non ha più osato fare nulla. "Miracolo!!" ha pensato la proprietaria, il problema in effetti sembrava risolto da quel video. Peccato che non abbiano fatto vedere come si sia comportato lo stesso cane il giorno seguente, che effettivamente non mostrava più alcun segno di aggressività verso altri cani, in quanto è rimasto a dir poco traumatizzato e non osava fare più nulla, ma ha ridiretto tutta la sua frustrazione in un altro modo, iniziando a mordere la proprietaria!! Ecco questo è l'esempio di come una persona del tutto ignorante dei cani, con metodi che risalgono ad almeno 30 anni fa, ma che lui dice essere una sua scoperta, altro che sussurrare ai cani, li traumatizza e gli provoca dei veri e propri problemi esistenziali in altri ambiti!

La violenza nei cani come nelle persone genera sempre altra violenza, nient'altro!! Non possiamo pensare di risolvere i problemi del cane in poco tempo, non è possibile e chi te lo vuole far credere è sicuramente una persona che non sa nulla di cani!

I cani sono animali con una mente molto complessa, quindi i cambiamenti comportamentali sono interventi che richiedono molto tempo e pazienza, così come educare un cane! Diffida quindi di tutti quelli che usano la dicitura metodo gentile e poi alla prima occasione, se non riescono ad ottenere qualcosa con il tuo cane, passano alle maniere forti, di qualsiasi genere, questo non ha niente a che vedere con il metodo gentile!! Se un cane non riesce ad eseguire una richiesta in genere il problema è dell'educatore, inutile quindi prendersela con il povero cane!!

Il metodo gentile per essere veramente tale, non ammette alcun tipo di violenza, né fisica né verbale, né psicologica ma prevede uno studio approfondito del cane e del suo linguaggio, come proposto dalle ultime correnti di pensiero del Nord Europa, che mettono in primo piano il cane e i suoi bisogni in relazione alle persone, per esempio quelle che tanto amo e seguo della famosa educatrice norvegese Turid Rugaas, che ha codificato i segnali di calma. A questo proposito ti invito a leggere libri e a vedere video su questo argomento e queste teorie molto interessanti e a usare prodotti che non provochino alcun male al tuo cane, come la pettorina svedese, tutti della ditta Haqihana, che da anni cerca di applicare nei suoi prodotti queste teorie di Turid Rugaas.

Impara a capire il tuo cane, non cercare di comandarlo, perché conoscendolo potrai scoprire tanti aspetti molto interessanti e soprattutto potrai imparare tu qualcosa da loro, come capita a me tutte le volte che mi fermo ad osservarli!!


mercoledì 4 novembre 2009

Abbigliamento e Igiene del Cane


Oggi vorrei parlare di argomenti particolari: l'abbigliamento e l'igiene del cane.

Ci sono varie situazioni in cui i cani vengono vestiti: per uscire perché fa freddo, per uscire perché piove, per moda, per farlo sembrare più simile a noi, per festeggiare qualche evento.

Ritengo che i primi due motivi, cioé vestirlo perché fa freddo o perché piove, siano gli unici due accettabili per dover abbigliare un cane. Per il resto trovo assurdo dover vestire un cane solo per moda o pensando di renderlo più bello. A mio avviso lo si rende solo ridicolo!

Gli Stati Uniti sono la patria di questa tendenza: i cani vengono vestiti anche per andare a dormire con il pigiama, hanno addirittura un armadietto dove i proprietari tengono ben appesi tutti i vestiti del cane, come se fosse una Barbie!!! Per non parlare di tutti quei poveri cani agghindati per il matrimomio del proprietario come se fossero loro gli sposi!! O di quei cani vestiti a festa per Halloween, Natale o Pasqua!!

Direi che non è il caso di sminuire così un cane e che anche in questo caso si tratta di semplice rispetto verso un'altra specie animale, indubbiamente simile a noi per certi versi, ma ancora molto naturale per altri, che non si sognerebbe mai di agghindarsi con vestiti o accessori ridicoli.

Gli animali hanno già ricevuto tanti doni dalla natura per apparire belli: mantelli morbidi e folti, occhi dolci, portamenti fieri e regali, non hanno di certo bisogno di aggiunte artificiali!!

Trovo quindi doveroso rispettarli evitando di ridicolizzarli con vestiti o abbigliamento assurdo, peraltro inutile.

Diverso è il discorso della pioggia o del freddo. In questi casi ritengo giusto vestire il cane, per esempio se il cane vive in casa al caldo e d'inverno deve uscire e notiamo che patisce il freddo (si vede perchè il cane trema proprio come faremmo noi!), se il cane ha il pelo raso o magari ha già una certa età in cui sente di più questi sbalzi di temperatura. Per quanto riguarda cani giovani e con il pelo non raso in genere non ci sono problemi e possono uscire così come sono, tanto la loro pelliccia li protegge e poi sono talmente attivi a spasso che non sentono il freddo.

Certo se devo vestire il mio cane per la pioggia o il freddo non dico che non si possano cercare soluzioni carine o alla moda di Impermeabili o Cappottini, in fondo qui è solo questione di gusti personali del proprietario!

Lo stesso vorrei dire riguardo a un'eccessiva pulizia del cane. Va bene lavare ogni tanto il cane, ma non bisogna esagerare. Ogni volta che laviamo il cane con lo shampoo, infatti, gli togliamo uno strato di grasso dalla pelle che gli permette di isolarsi dal freddo e quindi, finchè non si riforma nel giro di qualche giorno, lo rendiamo più vulnerabile agli agenti esterni, soprattutto in inverno. Piuttosto che lavarlo spesso è meglio magari passargli un Panno Umido per pulirlo o delle Salviette apposite oppure Spazzolarlo per togliergli di dosso lo sporco. Ci sono cani che vengono lavati troppo spesso e questo di sicuro ha ben poco di naturale. Se prendono la pioggia o si bagnano in giro invece di solito questo strato protettivo non viene via e non c'è alcun problema. Quindi, dato che in natura il cane rimarebbe sempre così, senza mai lavarsi con shampoo o saponi, cerchiamo di ridurre al minimo possibile i lavaggi decisi! In fondo i cani amano anche puzzare delle cose peggiori! Se capita poi di lavarlo in casa, è bene asciugarlo molto bene con il phon, ci vorrà un po' di tempo, e non portarlo subito fuori, onde evitare che prenda freddo.

Per concludere, secondo me con i cani in ogni situazione è sempre bene pensare a come si comporterebbero loro in natura e magari imparare noi qualcosa da loro e non imporre sempre le nostre regole da "umani", che ormai danno solo più importanza all'aspetto fisico e all'apparenza invece di considerare tutto il resto, a mio avviso molto più importante! Anche questo, secondo me è qualcosa che dovremmo veramente sforzarci di imparare dai cani!


mercoledì 26 agosto 2009

Le passeggiate con il cane, che bellezza!!


Forse non tutti sanno che uscire a fare una passeggiata con il proprio cane è una cosa essenziale della quotidianità di chiunque possegga un cane. Anche se avete a disposizione un bel giardino per il vostro amico a quattro zampe è necessario ricordare che almeno una volta al giorno, tutti i giorni, il cane avrà bisogno di uscire fuori dal suo territorio, a fare una passeggiata.

Questo perché i cani hanno bisogno di esplorare posti diversi ed annusare per poter raccogliere informazioni, importanti per capire cosa succede al di fuori del loro territorio!

È quindi essenziale portare il cane a spasso tutti i giorni, almeno una volta al giorno, con il bello e con il cattivo tempo, e dargli la possibilità di annusare e quindi di esplorare!

Le passeggiate migliori, come potrete immaginare per un cane, ma in fondo anche per noi umani, sono quelle in mezzo alla natura, in campagna o in mezzo a boschi e prati. Ogni tanto però fa bene portarli anche un po' in altri posti più movimentati, in centri abitati o in città, per abituarli.

L'ideale è fissare degli orari tutti i giorni per far uscire il cane, in modo che il nostro amico a quattro zampe sappia prevedere a che ora più o meno potrà uscire. Non è necessario stare per forza fuori tanto in passeggiata; un giro di mezz'ora, tre quarti d'ora è più che sufficiente, per una volta al giorno. Se invece usciamo di più, perché magari non abbiamo a disposizione il giardino, è bene uscire almeno quattro volte, scaglionate durante la giornata, e passeggiare in totale mai più di un'ora/un'ora e mezzo al giorno. In questo modo qualsiasi cane si stancherà il giusto, né troppo, né troppo poco ed eviteremo che stancandosi troppo diventi iperattivo.

Quando andate in posti tranquilli, in mezzo alla natura, è consigliabile utilizzare un guinzaglio più lungo per il cane, tipo quelli da addestramento di 2 metri (vedere Guinzaglio da addestramento), o meglio ancora quelli di 3 metri (vedere Guinzaglio Haqihana), in modo che il cane si possa muovere liberamente e possa esplorare con calma. Camminate sempre lentamente, dando già voi un ritmo tranquillo alle passeggiate in modo che il cane ne approfitti per annusare. Se poi il cane ha un buon richiamo potete fargli anche fare un pezzo da libero, stando però sempre attenti che non si allontani dalla vostra vista.

Un altro prodotto molto utile per le passeggiate è una pettorina comoda e confortevole, che permetta al cane di muoversi in libertà e di non sentire mai male, neanche quando tira. Le migliori sono quelle modello svedese, che si infilano dalla testa, invece che dalle zampe (vedere Pettorina Haqihana). In questo modo vi garantirete una passeggiata rilassante con il vostro amico. Se normalmente tira tanto provate a leggere questo libro, veramente illuminante sull'argomento (Libro Aiuto il mio cane tira!) o a vedere questo DVD in inglese, con sottotitoli in italiano (What do I do when my dog pulls?).

Ricordate che in natura i cani esplorerebbero fuori dal loro territorio tutti i giorni, per capire che altri animali ci sono nei dintorni e cosa succede. Questo è il motivo per cui tanti cani che vivono solamente in giardino e non escono mai, hanno spesso la tendenza a scappare. Stanno solo dimostrando che un loro bisogno effettivo, quello di esplorare, non viene soddisfatto, e cercano quindi di soddisfarlo da soli scappando!

Non dimentichiamo che il cane, nonostante sia diventato un animale domestico, rimane ancora per molti versi ricco di istinti naturali, che è bene cercare di soddisfare, in molti casi, onde evitare di provocare frustrazione nel cane e, quindi, molti problemi comportamentali!

Vedrete che una buona passeggiata sarà un toccasana sia per voi che per il vostro cane!!
Rilassatevi e godetevi la natura in sua compagnia. Buon divertimento!!!

martedì 4 agosto 2009

Al mare e in barca con Fido


Se siete riusciti a trovare una struttura adatta per trascorrere le vacanze al mare con il vostro amico a quattro zampe (cosa non sempre così facile) e se siete riusciti a trovare una spiaggia che permette l'ingresso ai cani (cosa ancora più difficile) ecco alcuni suggerimenti e consigli per far sì che la permanenza in spiaggia o meglio ancora se avete una barca (beati voi!) sia delle migliori!!
Se volete far nuotare un po' il cane e temete che possa stancarsi troppo o se non è abituato, è importante non esagerare e utilizzare un salvagente, soprattutto se andate in barca, dovesse mai succedere che il cane cada in mare. Ci sono vari tipi di salvagenti per cani di taglie medie/grandi oppure salvagenti per cani di taglie piccole/toy a seconda della grandezza del cane.

Attenzione che far indossare un salvagente al cane non è di per sé una garanzia di sicurezza, il cane in genere sa nuotare da solo, ma se non l'ha mai fatto, anche se indossa il salvagente bisogna prestargli attenzione e non buttarlo direttamente nell'acqua alta.
Partite sempre dalla spiaggia, iniziando da dove il cane tocca e poi man mano invitatelo sempre più al largo, senza esagerare però. All'inizio fatelo nuotare per pochi minuti e poi mai più di una decina di minuti/un quarto d'ora, perché si stancano velocemente.


Controllate che il salvagente sia indossato correttamente e ben fissato e permettete al cane di esercitarsi a nuotare mentre lo indossa. Se il vostro cane non ha mai indossato un salvagente inizialmente può dare segni di insofferenza. Lasciategli il tempo di abituarsi gradualmente prima di portarlo in acqua o sulla barca.
In spiaggia e in barca garantite sempre la presenza di acqua da bere fresca per il vostro amico a quattro zampe e un posto all'ombra dove riposarsi dopo le nuotate. In barca possono essere utili i distributori d'acqua a bottiglia, per evitare che l'acqua si rovesci.


Se non avete mai portato il cane sulla barca, non date per scontato che per lui sia tutto così normale e così divertente. Tanti cani preferiscono le superfici stabili e ferme. Lasciategli il tempo di ambientarsi e di abituarsi ai movimenti muovendosi liberamente ed esplorando l'ambiente. Solo dopo che il cane risulterà tranquillo sarà il momento di iniziare ad accendere il motore. Anche qui conviene attendere prima di partire fino a quando il cane si abitua al rumore del motore. Le prime volte fate dei brevi giri per farlo abituare, anche i cani possono soffrire di mal di mare, quindi all'inizio non esagerate. In caso di malessere riportatelo subito a riva e contattate un veterinario per consigli su come evitare episodi futuri di mal di mare.
Non mi resta che augurarvi una buona permanenza al mare o in barca con il vostro cagnolone!!

giovedì 25 giugno 2009

Suggerimenti per combattere il caldo


Il caldo estivo può diventare un problema per i cani. È quindi buona norma sapere come comportarsi durante l'estate, onde evitare spiacevoli inconvenienti!


I cani, a differenza delle persone, sudano solo dalla bocca e da sotto le zampe. Quindi, la loro termoregolazione (cioé la capacità di abbassare la propria temperatura corporea) è molto più lenta rispetto alla nostra, dato che noi sudiamo da tutto il corpo.

Quando la temperatura è alta il cane fa fatica ad abbassarla velocemente e rischia di avere il cosiddetto colpo di calore. Questo evento provoca la perdita dei sensi del cane e può avere conseguenze anche gravi, fino alla morte. È quindi essenziale prevenire questi colpi di calore.


Cosa possiamo fare noi per aiutare i nostri amici a quattro zampe:

1. Evitare le ore più calde della giornata per uscire a spasso con il cane.

2. Lasciare sempre a disposizione del cane acqua fresca e la possibilità di stare all'ombra. A questo proposito sono molto utili prodotti come Distributori d'acqua da viaggio, Ciotole per bere da viaggio o Dispenser d'acqua come pure Parasoli per garantire ombra in viaggio.

3. Se vediamo che ha molto caldo possiamo bagnarlo con acqua a temperatura ambiente sotto il collo e sulla testa e la schiena, in modo da rinfrescarlo un po'.

4. Se il cane ha il pelo lungo sarebbe un ottima idea tosarlo d'estate, anche se esteticamente non sarà il massimo, la salute però ha la priorità sull'estetica!

5. Mai lasciare il cane anche per breve soste in macchina d'estate perchè la temperatura aumenta nel giro di pochi minuti e per i cani diventa un forno che può causarne il decesso. A questo proposito possiamo utilizzare una Griglia per finestrino per lasciare la macchina arieggiata, ma sempre all'ombra e solo per pochi minuti.



Con questi semplici accorgimenti garantiremo al nostro amico a quattro zampe un'estate felice e fresca!!

martedì 23 giugno 2009

Firmate per la proposta di un'ordinanza per contrastare la tratta dei cuccioli



Leggete in questo link dell'associazione OIPA come firmare per la proposta di un'ordinanza per contrastare la tratta dei cuccioli.

Si tratta di un problema molto diffuso che provoca la morte di molti cuccioli e che deve essere fermato.

L'importanza di una buona socializzazione


Socializzare bene un cane nel periodo che va dai 2,5 mesi ai 2 anni è un compito impegnativo ma essenziale se vogliamo poi avere un cane adulto equilibrato e senza problemi.
La socializzazione di un cane implica tutta una serie di esperienze che il cane dovrebbe fare nella fase di crescita per imparare a conoscere e a rapportarsi con tante situazioni e con altre persone e cani.

La mancanza di socializzazione o anche una scarsa socializzazione si ripercuote sempre sul comportamento di un cane adulto, rendendo difficile per il cane comportarsi normalmente e in modo equilibrato in varie situazioni, a seconda di dove c'è stata maggiore scarsità di socializzazione.
Per esempio, è facilissimo che un cane che durante la crescita non abbia avuto occasioni o ne abbia avute poche di incontrare e interagire con altri cani, una volta adulto, se non prima, inizi a mostrare segni di difficoltà in presenza di altri cani e comportamenti eccessivi, per esempio di aggressività, abbai, ringhi o paura.
Lo stesso vale per qualsiasi esperienza persa per il cane durante la sua fase di crescita. Un cane che sarà poco abituato a vedere persone estranee, è facile che inizi ad averne timore e a presentare anche in questo caso comportamenti anomali.

I cani, esattamente come noi persone, quando non conoscono qualcosa possono averne paura. E quando un cane ha paura può reagire in due modi, se ha la possibilità scappa, ma se per esempio è al guinzaglio e quindi non può scappare, attacca. Ecco perchè tanti cani imparano ad attaccare per mandare via qualsiasi cosa che li spaventi: altri cani, persone, oggetti.
Ed ecco perchè è molto importante socializzare bene il cane, onde evitare che non conosca qualcosa e che quindi ne abbia paura e debba imparare a difendersi.

Vediamo cosa si può fare per ottenere una buona socializzazione.

L'ideale è garantire al cane fin da piccolo tutta una serie di esperienze essenziali per farlo abituare a vivere nel nostro mondo senza difficoltà. Non bisogna però neanche esagerare.
Se noi iniziamo già quando il cane è piccolo a portare il nostro cane non più di una volta alla settimana a fare un'esperienza nuova, capirete che da lì ai due anni di età il cane avrà fatto tantissime esperienze, ma senza esagerare, ecco perchè non serve farlo più di una volta alla settimana e per non più di venti minuti, altrimenti diventa troppo stressante per il cane.

Come esperienze nuove si intende portare il cane ogni volta in un posto completamente nuovo per lui, che non ha mai visto. Per esempio se si vive in città è bene portare il cane in campagna, al mare, al lago, in montagna. Viceversa se si vive fuori città è bene portare il cane in città, partendo però sempre da situazioni più tranquille, per esempio in periferia e poi andando in posti sempre più trafficati. Inoltre, è bene abituare il cane ad incontrare e a interagire con altri cani, di qualsiasi razza o età, portarlo a conoscere altre persone di vario tipo: anziani, bambini di tutte le età, persone di colore. Altri posti utili in cui portare il cane sono per esempio il benzinaio con i suoi odori, un cantiere edile con tutti i suoi rumori, una fattoria con altri animali, insomma tutto quello che il cane non ha mai visto, tenendo conto che per un cane queste cose sono tutte strane e, quindi, è sempre bene avvicinarsi a queste novità gradualmente, fino a che il cane sarà abituato a tutto e tutti.

In questo modo sto facendo in modo che il mio cane diventi molto sicuro, perchè ha visto e conosciuto tante cose. Ovviamente tutte queste esperienze devono sempre essere positive, quindi se vedo che il cane ha un po' di timore non insisto troppo e parto sempre un po' da lontano per poi avvicinarmi gradualmente a tutto.
Questo lavoro protratto fino ai due anni del cane e poi volendo anche oltre ci permette di avere un cane equilibrato e abituato a tutto, che non avrà bisogno di difendersi né di avere paura e che quindi non presenterà mai comportamenti eccessivi o magari aggressivi!! E questo di sicuro è il sogno di tutti i proprietari di cani!

mercoledì 25 febbraio 2009

Cani pericolosi, parliamone!!


In questi giorni sono avvenuti nuovi casi in cui cani considerati di razze pericolose hanno ferito gravemente delle persone ed è quindi tornato alla ribalta un argomento, quello delle razze pericolose, da tempo controverso e dibattuto.


In base alla mia esperienza di diversi anni come educatrice cinofila e amante dei cani, posso affermare che non esistono razze pericolose, ma esistono proprietari inetti o non adatti a gestire dei cani, indipendentemente dalla razza però!


Qualsiasi tipo di cane ha la capacità, se necessario, di mordere e di fare male, se si trova in certe condizioni di pericolo o di disagio, soprattutto per difendersi. Il fatto che alla cronaca balzino maggiormente certe razze piuttosto che altre è dovuto al fatto che se morde per esempio un cagnolino come uno Yorkshire la notizia non è così tragica, se si mette a mordere invece un cane di una razza più grande e più forte come un Rottweiler o un Pitt Bull è facile che desti curiosità perchè il malcapitato aggredito farà di sicuro una brutta fine! Ma ciò è dovuto principalmente al fatto che i cani più grandi sono più forti e quindi possono fare più male! Ora se si calcola però che in Italia sono presenti più di 3 milioni di cani nelle nostre case, vi renderete anche conto di quanto siano rari e sporadici questi episodi di violenza dei cani nei confronti dell'uomo!


In tutti i singoli casi poi, se si va a fondo della storia, si scopre che il cane non era gestito o educato correttamente, o che non viveva in un luogo idoneo o che il proprietario non conosceva affatto il tipo di cane che avrebbe dovuto gestire e non era in grado di gestirlo correttamente. Un cane infatti che sta bene dove vive ed è gestito correttamente non crea problemi!


Prendiamo l'esempio del Pit Bull che tutti considerano un cane pericoloso. Il Pitt Bull non nasce come cane pericoloso, ma semplicemente più reattivo di altre razze in presenza di stimoli quali altri animali o oggetti in movimento. Proprio per questa sua reattività accentuata quindi il proprietario coscienzioso dovrebbe cercare semplicemente di non aumentargliela ulteriormente, cosa che può portarlo a finire fuori controllo e quindi a reagire inseguendo qualsiasi cosa che si muova come una preda, sia che si tratti di persone o altri animali, ma di attenuargli questo lato del carattere. Il problema invece è che la maggior parte dei proprietari di Pitt Bull non conosce questa semplice verità su questa razza e quindi non fa nulla per limitare questa reattività e quindi può succedere che a un certo punto il cane finisca fuori controllo. Con semplici accorgimenti tuttavia, lo stesso Pit Bull potrebbe non solo essere un cane perfettamente normale e affettuoso ma anche non diventare mai un pericolo per nessuno!!


Analogamente per gli altri cani, se impariamo a gestirli correttamente, evitando tanti errori banali che li mettono in difficoltà costantemente e che li innervosiscono facendoli poi magari reagire in modo violento, eviteremo tanti problemi che invece spesso si hanno con i cani!


Un ottimo provvedimento quindi, che secondo me in questo caso si potrebbe prendere non è quello di fare una distinzione fra razze pericolose o non, ma tra razze magari di gestione più delicata, per cui magari i neoproprietari dovrebbero essere testati per verificare se effettivamente conoscono il proprio cane e se, soprattutto sono in grado di gestirlo correttamente, onde evitare che diventino un pericolo per la società!! In più dovrebbero essere decisamente vietati certi tipi di addestramento, come quello per cani da difesa, che esaltano semplicemente la violenza dei cani e li portano a diventare facilmente fuori controllo!


E voi cosa ne pensate a riguardo? Qualcuno ha qualcosa da dire o ha esperienze in questo senso che vuole condividere con gli altri? Rispondete numerosi a questo post, sono curiosa di sapere le vostre opinioni!

giovedì 29 gennaio 2009




Il mistero di un buon richiamo


Il richiamo è un ottimo comando, direi essenziale nella vita di un cane.

Se infatti il nostro cane ha un buon richiamo potremo permetterci ogni tanto di lasciarlo libero. In caso contrario non ci fideremo mai a slacciarlo, ma al cane mancherà sempre quella sensazione di libertà di movimento che può avere solo senza guinzaglio.

Fino a quando il cane hai sui 4/5 mesi d'età, la gente è convinta che il cane abbia il richiamo, nel senso che non si allontana mai più di tanto e quindi appena lo chiamano il cane arriva subito.

In realtà, il cane fino a quell'età non è ancora sufficientemente coraggioso e indipendente per allontanarsi troppo dal proprietario e, di conseguenza, dà l'impressione di avere il richiamo. In effetti, però, superati i 5 mesi il cane acquisisce un po' più di indipendenza e, se a quel punto, non gli avevamo insegnato il richiamo, è facile che quando verrà chiamato continui a farsi i fatti propri.

Per insegnare un buon richiamo è necessario innanzi tutto partire con un esercizio che dimostra al cane che venire da noi è sempre un'ottima soluzione, molto meglio di qualsiasi altra cosa interessante che stia facendo mentre è libero!!

Il primo esercizio da fare richiede la presenza di due persone, una che tiene il cane al guinzaglio e l'altra con un bocconcino di cibo come premio che si avvicina al cane, glielo fa annusare e poi corre via continuando a chiamare il cane. Il cane a quel punto vorrà rincorrerla ma non potrà perché è al guinzaglio. Dopo qualche metro di corsa la persona deve fermarsi e accovacciarsi a terra aspettando il cane, a quel punto il cane verrà lasciato andare e raggiungerà la persona. È importante quando arriva fermarlo dal collare e poi dargli il tanto meritato premio.

Così facendo stiamo sfruttando l'istinto predatorio del cane per renderci interessanti ai suoi occhi e per essere sicuri che venga da noi, cioè stiamo simulando una preda che scappa e che il cane desidera rincorrere.

È necessario lavorare per qualche settimana un pochino tutti i giorni in vari posti con questo tipo di esercizio e poi passare a lasciare libero il cane e provare a chiamarlo.

Anche in questo caso le prime volte appena vi guarda dovete scappare via chiamandolo e aspettarlo accovacciato quando arriva e poi dargli il suo premio e tante carezze.

Man mano poi si iniziano ad aggiungere distrazioni, cioè qualsiasi cosa che distrae il cane dall'ascoltarvi e bisogna continuare a premiarlo quando viene.

Dopo aver lavorato così per qualche tempo, se vi accorgete che il cane ha imparato bene potete iniziare ad aspettarlo in piedi invece che accovacciati e poi a non dover più correre via quando lo chiamate. Quando il cane impara a venire anche così potete poi passare a toglierli gradualmente il premio ma ricordarvi di lodarlo sempre e dargli delle carezze quando viene da voi!

In genere l'errore più frequente quando si insegna il richiamo al cane è arrabbiarsi con lui o sgridarlo se capita che non viene. In questo modo insegno al cane che talvolta è meglio evitarmi e il cane poi se lo ricorderà nei richiami successivi e inizierà a venire sempre meno volentieri. Se invece si accorge che venire da noi è vantaggioso, sceglierà di farlo senza problemi!

È comunque importante sapere che insegnare un buon richiamo è un esercizio lungo e impegnativo e ci possono volere anche diversi mesi e magari altri accorgimenti anche in base al tipo di cane.

Quindi se vi rendete conto di non essere in grado di fare questo esercizio da soli è sempre meglio rivolgersi a un bravo educatore cinofilo, che però utilizzi solo metodi gentili.

Quando finalmente il cane avrà un buon richiamo però potrete sentirvi sicuri a slacciarlo spesso, sempre tuttavia usando la testa e non liberandolo in posti che possono essere pericolosi per lui!!

In questo modo potrete godervi insieme un po' di libertà immersi nella natura!

lunedì 12 gennaio 2009

Rispettare un cane significa anche non comandarlo sempre


Il sogno di molte persone che prendono un cane e decidono di educarlo è poterne avere il controllo totale, in ogni situazione, in modo che il cane faccia sempre ciò che loro vorrebbero!!

Il mio pensiero è che nell'educazione di un cane non c'è niente di peggio che pensare di poterlo comandare sempre! È un insulto vero e proprio all'intelligenza di un cane!

Già perchè non dimentichiamoci che i cani sono tutt'altro che stupidi, hanno la loro testa che usano per ragionare e capire e hanno ancora una parte istintiva molto forte.

Tutto questo permette loro di decidere in alcune occasioni che forse è meglio non seguire i comandi del proprio proprietario e noi dovremmo imparare ad accettarlo!

Anche perché, diciamolo, spesso le persone pretendono dai cani delle cose assurde. Tipo che se un cane vede un gatto deve far finta di niente. Certo possiamo anche insegnarglielo con tanta pazienza e tanto tempo, ma ricordiamoci anche che abbiamo a che fare con un istinto primordiale del cane, quindi modificarlo può significare snaturare un cane!

A volte, quindi, prima di avere delle pretese e dare dei comandi al proprio cane sarebbe bene chiedersi se il cane è in grado di poter obbedire a quella richiesta, perché a volte non lo fanno non perché sono disubbidienti o perché non ci vogliono ascoltare, a volte è proprio perché ragionando con la loro testa, si rendono conto che è una richiesta assurda, oppure viene fatta in modo errato, così che il cane non riesce nemmeno a capire cosa dovrebbe fare.

Certo dare comandi al cane, magari anche alzando la voce a volte sembra funzionare, soprattutto con cani che si intimoriscono facilmente, ma se abbiamo a che fare con un cane dal carattere forte, non basterà di certo alzare la voce per incutergli timore e farci ascoltare.

In più con cani meno forti il fatto che ci ascoltino solo perché hanno paura di noi a lungo andare va a discapito della loro fiducia nei nostri confronti e crea sempre dei problemi, stress e nervosismo da parte del cane che prima o poi si sfogano in qualche modo.

Ecco perché secondo me la cosa più importante su cui è necessario lavorare fin da cucciolo con un cane è proprio quella di creare un rapporto di forte fiducia nel cane nei confronti del suo compagno di vita! Se il cane si fida di noi e ci considera delle buone guide nel nostro mondo, dove spesso i cani sono in difficoltà e dove il nostro compito dovrebbe essere quello di tutelarli e metterli a proprio agio, invece che pretendere sempre chissà cosa, allora il cane imparerà a seguire le nostre indicazioni, ma non perché obbligato o spaventato, solamente perché le riterrà valide e degne di essere seguite!

Questa è di sicuro la base migliore per creare un rapporto duraturo molto bello con il proprio cane ed evitare tanti problemi che facilmente risultano quando il rapporto è solo di tipo sottomissivo! Ovviamente il lavoro da fare è molto più lungo rispetto a semplici alzate di voce o di mani, ma a lungo andare darà di sicuro i migliori risultati!

Il problema è che al giorno d'oggi la maggior parte della gente vuole tutto e subito anche dal proprio cane e spesso non vuole di certo seguire la via più lunga per creare una bella coesistenza che però sarà di sicuro la via più bella e interessante e porterà un grande arricchimento sia alla persona che al cane!