venerdì 25 novembre 2011

L'Importanza di una buona Educazione

È assolutamente essenziale fornire al proprio cane una buona educazione base per poter vivere una vita serena e felice con noi.
Il cane infatti nasce ancora con numerosi istinti naturali e fa fatica ad abituarsi a tante cose che gli vengono richieste durante la sua vita nella nostra società.
Infatti, le persone danno per scontato che un cane debba sempre comportarsi nel migliore dei modi, ma non si rendono conto che per un cane non è affatto naturale vivere un ambiente pieno di rumori, di altri cani, di tante persone estranee che continuamente vogliono entrare in contatto con lui. E soprattutto non è abituato a fare ciò che ci ostiniamo di chiedergli senza ottenere alcuna risposta.
Dobbiamo quindi abituare il cane gradatamente a vivere nella nostra società e imparare ad ascoltarci ed è nostro dovere insegnargli in maniera assolutamente positiva a seguire alcune nostre indicazioni in modo che sappia quando gli viene richiesto qualcosa da noi e possa rispondere prontamente e in modo sereno!
Ecco che per fare questo è necessario frequentare con il proprio cane un buon corso di educazione base.
Sono tanti ormai in Italia i centri cinofili che offrono questo tipo di corsi.
Ma fate molta attenzione, alcuni infatti si nascondono dietro a definizioni come metodi gentili, ma in realtà poi non è affatto così.
Il mio consiglio è quindi di andare a vedere personalmente come si svolgono i corsi e vedere cosa succede. Il metodo gentile non ammette nessun tipo di maltrattamento: né fisico, né psicologico, né verbale.
Se vedete quindi qualsiasi cosa poco gentile vuol dire che quello non è il corso adatto a voi. Vuol dire che in quel centro il metodo gentile è usato solo come esca per attirare i clienti, ma poi in realtà non viene affatto applicato nel momento in cui il cane non fa ciò che si vuole!
Invece è essenziale insegnare al vostro cane sempre tutto in modo positivo, perché si crei un rapporto basato sulla fiducia e sulla collaborazione, non sulla paura e la sottomissione. Altrimenti il cane imparerà a non fidarsi di voi e nel momento del bisogno non vi ascolterà.

Se fate fatica a trovare un buon educatore nella vostra zona oppure non avete tanto tempo per frequentare un corso di questo tipo desidero suggerirvi un ottimo corso di educazione base multimediale. Il primo in Italia, con tutti i video dove viene mostrato passo passo come fare per insegnare i comandi di base al vostro cane: il seduto, il terra, andare al guinzaglio senza tirare e il richiamo. Inoltre, i video sono correlati da spiegazioni scritte per risultare ancora più chiari.
In aggiunta ci sono anche 6 bonus dove viene insegnato come evitare che il cane rubi oggetti a casa, rubi cibo da tavola, salti addosso, si butti fuori dall'auto senza aspettare e come giocare con lui correttamente e conoscerlo meglio attraverso il suo linguaggio. Il tutto comprende oltre due ore e mezzo di video e 180 pagine di spiegazioni dettagliate.
Potete trovare e acquistare il corso direttamente a questo link www.addestramentocane.eu per soli Euro 59. Avrete anche la garanzia soddisfatti o rimborsati e supporto via email per 4 mesi dall'acquisto!
Approfittatene perché il prezzo non rimarrà per molto così basso!
Buona educazione con il vostro cane!

mercoledì 23 giugno 2010

La comunicazione del cane


A chi di voi non è mai capitato di parlare con il cane come se vi steste rivolgendo ad un'altra persona? Anche a me a volte capita, anche se sono ben conscia che praticamente sto parlando da sola. Già perché i cani non capiscono la nostra lingua, è come se qualcuno parlasse con noi una lingua incomprensibile, tipo il cinese o l'arabo, convinto che noi capiamo!

Il linguaggio dei cani è composto prevalentemente da gesti, movimenti del corpo e posture. Infatti, se fate caso a quello che succede quando due cani si incontrano, vi accorgerete che si muovono in certi modi e si osservano: così facendo stanno comunicando!!

Anche i cani dispongono di un linguaggio vocale composto da una serie di abbai di vario tipo a seconda della situazione, ma prevalentemente comunicano in maniera non verbale, tramite gesti, come facevamo anche noi prima di inventare il linguaggio!

I gesti e il modo in cui noi ci muoviamo con il nostro cane sono ciò che lui osserva in noi per capire cosa cerchiamo di comunicargli. Il problema è che certi gesti che nel nostro linguaggio sono normali, per un cane talvolta sono considerati minacciosi e da qui risultano spesso molti malintesi.

Un esempio classico è fissare il cane negli occhi. Per noi è indice di interesse nei suoi confronti e vuol solo dire che ci rivolgiamo a lui, per il cane sarà letto come una minaccia. Se due cani si fissano è perché non hanno buone intenzioni, normalmente infatti cercano sempre di guardare altrove. Quindi, se non vogliamo far preoccupare il nostro cane è inutile fissarlo, cerchiamo invece quando interagiamo con lui di guardare altrove. In questo modo il cane non si sentirà minacciato.

Un'altra differenza riguarda l'abbraccio, per il cane essere abbracciato non è un segno di affetto ma solo di limitazione e, quindi, lo faremo solo preoccupare. Evitiamo quindi di abbracciarlo se vogliamo fargli delle coccole, meglio fargli dei grattini sul collo oppure accarezzarlo in modo delicato. Spesso infatti i cani vengono accarezzati in modo grossolano oppure si dà loro delle pacche pensando che apprezzeranno. Ma vale la stessa cosa che varrebbe per noi. Chi ama ricevere carezze pesanti o addirittura pacche? Nessuno, e lo stesso può dirsi per il cane.

Un altro gesto minaccioso per il cane è andargli incontro frontalmente. Un cane che non vuole minacciare un altro cane farà sempre una curva per avvicinarsi, non arriverà mai frontalmente, perché ciò sarà letto come una minaccia. Quindi, se vogliamo avvicinarci a qualsiasi cane, compreso il nostro, senza farlo preoccupare basterà semplicemente fare una curva invece che arrivare diritti verso di lui.


Tutti questi movimenti per evitare conflitti sono stati codificati qualche anno fa come Segnali di calma. Sono stati individuati dalla famosa educatrice Norvegese Turid Rugaas ed è molto interessante conoscerli perché ci si rende subito conto di quanto i cani siano animali pacifici, che amano vivere tranquilli senza essere minacciati o minacciare altri di continuo, come invece facciamo spesso noi con loro.

Talvolta succede che le persone se la prendano con i cani, semplicemente perché hanno avuto una brutta giornata, sgridandoli e minacciandoli. In questo modo il cane imparerà solo ad aver paura di noi, e quindi potrà iniziare a volerci stare alla larga o, peggio ancora, a volersi difendere da noi ringhiando o mordendo. Onde evitare tutte queste incomprensioni cerchiamo sempre di trattare il cane con dolcezza e con riguardo, come faremmo con un bambino.

I cani sono molto sensibili anche per quanto riguarda il tono della voce. Se capita una giornata storta cerchiamo di evitare il più possibile il nostro cane, perché se ne accorgerebbe dai nostri movimenti più a scatti e meno fluidi rispetto a quando siamo tranquilli e dal tono di voce minaccioso, ma non capirebbe cosa succede. Penserebbe solo che a volte noi siamo pericolosi!

Quindi, è molto importante cercare di conoscere il più possibile il linguaggio del cane leggendo libri sull'argomento, ma soprattutto è necessario cercare di trattarli delicatamente, facendo tutte le attenzioni del caso. In questo modo il cane imparerà a fidarsi di noi e vorrà seguire i nostri insegnamenti perché ci saremo dimostrati degli ottimi compagni di vita!!

martedì 18 maggio 2010

In Automobile


Viaggiare in auto per un cane non è affatto una cosa naturale, né scontata. Se vogliamo quindi abituare il nostro cane a seguirci anche negli spostamenti in macchina è bene abituarlo fin da cucciolo, in modo da poterlo portare senza problemi ovunque.

È bene sapere che fino all’incirca all’età di 5 mesi i cani non hanno ancora un senso dell'equilibrio ben sviluppato. Per questo motivo è molto probabile che fino a quell’età il cucciolo possa soffrire di mal d’auto, problema che nella quasi totalità dei cani scompare dopo i 5 mesi.

Da cucciolo è importante quindi fargli fare solo dei tragitti molto brevi, onde evitare che stia male e associ in modo negativo i viaggi in auto. Questo è infatti il motivo principale per cui tanti cani continuano anche in seguito a soffrire la macchina. Se facciamo attenzione a evitare queste associazioni negative dopo i cinque mesi di età potremo tranquillamente fargli fare viaggi più lunghi.
Per abituare un cane ad andare in macchina è bene metterlo fin da subito nel posto che dovrà poi occupare normalmente. Possiamo metterlo sul sedile posteriore con l’apposita
Cintura di sicurezza per cani e proteggere il sedile con un Coprisedile, oppure nel baule con una Rete di protezione obbligatoria per legge e proteggere il baule con una Protezione bagagliaio. In alternativa per caricarlo in macchina possiamo anche sfruttare un Trasportino, ma in questo caso è bene abituare il cane in precedenza, in modo che lo consideri già la sua cuccia. In caso contrario il cane si spaventerà la prima volta che verrà chiuso in un trasportino.

La cosa essenziale per la sua e la nostra incolumità mentre viaggiamo è comunque che il cane sia in un posto sicuro (tipo nel baule) o che comunque non possa disturbarci mentre guidiamo.

Iniziamo con brevi viaggi di qualche minuto che terminano poi con una passeggiata e poi man mano aumentiamo la durata dei tragitti in modo da abituarlo gradualmente e associargli l’idea che andare in macchina significa andare a spasso o comunque a fare qualcosa di bello con noi.
Limitandoci a portare il cane in macchina solo per andare dal veterinario il cucciolo associerà i viaggi con qualcosa di spiacevole e non amerà salire in auto. Le prime volte può essere una buona idea che qualcuno si sieda sul sedile posteriore per tenere compagnia al cane e rassicurarlo.

Se decidiamo di mettere il cane nel baule aiutiamolo noi a salire e a scendere fino almeno all’età di 10 mesi, prendendolo in braccio o sollevandogli le zampe posteriori quando tenterà di salire da solo. In alternativa, possiamo usare una comoda Rampa, utile anche quando il cane raggiungerà un'età avanzata. Questo è molto importante perché saltando su è giù dalla macchina il cucciolo può farsi male o provocarsi traumi a ossa o legamenti.

Con la stagione calda è bene ricordare sempre di portare con sè un pò d'acqua per fare bere il cane durante le soste che dovrebbero avvenire almeno ogni due ore di viaggio.
Avendolo abituato in questo modo, il cane sarà ben felice di salire in auto con noi e a questo punto potremo fare tanti bei viaggi insieme!!


mercoledì 24 marzo 2010



100 CANI
SEQUESTRATI A RAVENNA PER MALTRATTAMENTO CERCANO FAMIGLIA

Animal Liberation, un'associazione di volontariato senza fini di lucro, ha salvato questi pointer dal lager dove erano imprigionati, li ha curati, nutriti, coccolati e ridato loro la voglia di vivere.
Hanno bisogno del nostro aiuto per continuare a curarli fino a che non saranno adottati.

Sono dolcissimi, delicati nei movimenti e molto espressivi.
Sono molto adatti anche a famiglie con bambini perché sono molto docili.
Queste loro caratteristiche li rendono speciali come cani da compagnia.
Avendo sofferto sono pronti a dare molto affetto e dedizione a chi offrirà loro un po’ di conforto e attenzione.
Sono pointer, cioè di taglia media, maschi, femmine dai 2 ai 9 anni.
Sono bianchi e neri oppure bianchi e arancio o anche bianchi e marroni.
Guardateli e fate un atto di generosità: riceverete molto di più di ciò che darete.

PUOI AIUTARLI
Accogliendo uno o più di questi pointer nella tua casa e informando i tuoi conoscenti di questa possibilità
Facendo un’ offerta, tramite versamento sul Bollettino Postale: C/C postale n° 21 15 44 0
Oppure bonifico da Banca o Banco Posta sul codice IBAN IT 34 O 07601 02400 000021154406 intestando a: Animal Liberation Antivivisezione onlus Via degli Albari, 2 - 40126 Bologna
Devolvendo il tuo 5 x 1000 nella dichiarazione dei redditi apponendo la tua firma nella casella “Sostegno delle organizzazioni non lucrative” indicando il Codice Fiscale 92029450373 di Animal Liberation

Animal Liberation (http://www.animalliberation.it/)

Per informazioni puoi telefonare al 393 4186697

sabato 6 febbraio 2010

Dominanza nei cani! Ma esiste davvero?


Da anni ormai, in ambito cinofilo, va molto di moda parlare di dominanza dei cani. Qualsiasi cosa un cane faccia che noi persone non amiamo o non riusciamo a capire viene spiegato dicendo che il cane lo fa perché è dominante e vuole comandare su di noi!!

Di conseguenza gli uomini hanno inventato tutta una serie di regole da applicare ai cani per insegnargli che siamo noi i leader incontrastati del nostro branco/famiglia.

Regole tipo che il cane deve mangiare dopo di noi, perché è il maschio dominante in un branco a mangiare prima di tutti gli altri, oppure che non dobbiamo lasciare salire il cane in posti alti (tipo il divano o il letto), perché quella posizione sollevata da terra spetta solo al cane dominante e via discorrendo...

Anche a me, nel corso del mio percorso formativo come educatrice cinofila è stato insegnato che i cani tendono a essere dominanti su noi umani, perché ciò che vogliono fare è comandare!

In effetti però a me queste idee mi sono sempre suonate un po' strane. Non avevo mai avuto l'impressione che i miei cani volessero cercare di dominare su di me, ma piuttosto a volte mi sembrava che volessero semplicemente fare di testa loro e non ascoltare quello che gli chiedevo io di fare!

Ma tant'è, visto che gente che si dichiarava esperta, mi insegnò questa teoria cercai di metterla in pratica il più possibile, senza tanta convinzione però! Poi per fortuna, grazie a Turid Rugaas, l'insegnante norvegese che ha scoperto i segnali di calma, ho capito quanto questa teoria fosse sbagliata! Così ora non devo più fare attenzione se il mio cane sale sul letto o mangia prima o dopo di me, ecc. ecc..

Infatti, queste idee si basavano su studi fatti per capire come si comportavano i cani in un ambiente naturale. Da anni parecchi etologi e studiosi si sono messi ad osservare e studiare come si comportano i branchi di lupi in natura, dato che il lupo è l'animale più simile al cane, ancora allo stato selvatico. Il problema è che i branchi che sono stati studiati non erano affatto branchi naturali, ma branchi assemblati dall’uomo o comunque branchi in cui l'uomo in qualche modo era intervenuto. Logicamente in questi branchi non naturali, siccome i cani presenti non c’entravano nulla l’uno con l’altro, perché erano stati riuniti dall'uomo, si venivano a creare innumerevoli tensioni, che sfociavano in continue lotte di potere e di supremazia, esattamente come succede tra noi umani.

A un certo punto, per fortuna, un noto etologo americano, David Mech, ha pensato bene di andare a studiare gli unici branchi naturali che ancora esistono al mondo, dove l'uomo non è mai intervenuto, in Alaska! E sapete cosa ha scoperto? Che i branchi naturali non sono nient’altro che delle famiglie di cani composte da due genitori e una serie di figli di varie età, a seconda della cucciolata. Non esiste alcun tipo di gerarchia all’interno di questi branchi naturali se non quella di una normale famiglia. I genitori sono delle guide e degli esempi per i propri cuccioli e quando uno dei cani raggiunge la maggiore età e decide di voler creare un suo branco-famiglia non entra assolutamente in competizione con i propri genitori per togliere loro la supremazia, ma si stacca semplicemente dal branco e va a cercarsi una femmina per formare una nuova famiglia. Al loro interno, i rapporti si basano solo sul rispetto, l’attaccamento e la collaborazione.

Altro che teoria della dominanza!!!

Ecco perché, tenendo conto di queste nuove scoperte, spiegate molto bene nel libro Dominanza: realtà o mito?, invece di concentrarci per far capire al cane chi comanda, dovremmo invece preoccuparci di essere una buona guida e un buon esempio per lui, insegnandogli in modo positivo come è meglio comportarsi per vivere felicemente nel nostro mondo, che è un po' diverso dal loro, in natura.

Tante volte diamo per scontato che i cani debbano comportarsi esattamente come noi, nella nostra società, e non ci rendiamo conto che per loro non è così facile abituarsi a tante cose strane che per noi sono normali, come il traffico, il caos, il rumore, la gente, tanti altri cani e la limitazione di spazio.

Prendiamo quindi esempio dai cani nel loro ruolo di genitori, per cercare di insegnare tante cose positive al nostro cane, fin da piccolo, armandoci di tanta pazienza e buona volontà! Solo così otterremo da lui il giusto rispetto e riusciremo a farci ascoltare ogni volta che gli chiederemo di fare qualcosa!

giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale e Sereno 2010

A
*chi*
*ama
dormire *
* ma si sveglia
sempre di buon*
* umore, a chi saluta
ancora con un bacio, a *
*chi lavora molto e si diverte di
più, a chi va in fretta in auto ma*
*non suona ai semafori, a chi arriva in
ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la*
* televisione per fare due chiacchere, a chi è
felice il doppio quando fa a metà, a chi si alza *
* presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un
bambino e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio
A chi non aspetta Natale
per essere
Migliore